Ritorno.

Cagliari

oggi volentieri ti rivedo.

Cammino nelle strette vie

tra i ricami e i fregi

della città antica

e m'incantano ancora

le chiare pietre delle torri.

Nello stralcio di cielo

volano i gabbiani al mare.

Cagliari

oggi povero è il cuore

di slanci giovani

che mi facevano cantare.  

14 maggio 2013     

Nel mio paese.

Nel mio paeseogni casa ha il suo piccolo giardino
e nel giardino la pianta del limone
certo non manca con i suoi frutti d'oro.

Poco più in là l'alloro
e il nido dei cardellini.

E poi ancora vestito a nuovo
e ornato con collane di corallo, il melograno.

In un angolo d'ombra, piano piano,
sale un profumo di menta
e si diffonde intorno.

Nel mio paese
ogni casa ha il suo piccolo giardino
oasi di pace antica
rifugio d'anima.

Gabbiani.

Tra gli scogli battuti dalle onde
più non mi consola il volo dei gabbiani.
Mi tuffo nell'azzurro
 che possa, questo cuore di pietra,
 sciogliersi in lacrime
e di mie lacrime riempire l'universo.

 Mandorlo alla sera doni i tuoi colori chiari ed il profumo;
disegni nell'erba nuova ombre allegre;
con mani lievi di petali accarezzi il cielo.

Ora che di fiori  hai pieni i rami
e tra le tue chiome leggere chiudono i voli i passeri,
più non ricordi gli abbandoni delle foglie in autunno.

Ti offri, in sinuosa danza col vento,
al sole tenue che tramonta.

Pioggia tenera
piangono di gioia le foglie del limone dopo la lunga arsura estiva
Pioggia tenera
diademi trasparenti pendono dai rami nudi del giuggiolo
Pioggia tenera
di perle bianche hai ornato l'albicocco spoglio
 Pioggia tenera
liberi vanno i miei pensieri su barchette di carta.

 Di questa grigia stagione
 che grigia non è
 amo i colori tenui delle nuvole
 che si specchiano nell'argento
 di una pozzanghera;
 e lo stagliarsi nel cielo
  del groviglio dei rami nudi
 mani che si innalzano
  a chiedere misericordia
 per questo giorno inutile.